Negli ultimi quindici anni, numerosi occidentali (tra cui non pochi italiani) si sono trovati forzati a vivere nel Kosovo, dove hanno avuto un contatto (per molti, il primo) con la Chiesa ortodossa attraverso le chiese e i monasteri perseguitati. Alcuni di loro hanno riscoperto la loro fede attraverso questo contatto, e sono divenuti seri cristiani ortodossi.
Oggi, lo stesso schema si sta ripetendo in Novorossija, tra i volontari venuti soprattutto per difendere le popolazioni locali dai crimini della giunta, e che riscoprono oltre le motivazioni politico-militari e sociali un messaggio più profondo che tocca il loro cuore. A questa categoria appartiene la storia che vi raccontiamo oggi: l’arciprete Oleg Trofimov (nella foto) ha ricevuto nella Chiesa ortodossa due giovani catalani, volontari nelle Forze Armate della Novorossija. Possiamo leggere il resoconto di padre Oleg nell’orginale russo e in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.
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