Di fronte al dramma delle coscrizioni, che coinvolge sempre più famiglie ucraine con proteste contro la giunta da parte delle madri, molte famiglie ucraine (incluse quelle che hanno alcuni dei loro cari che vivono in Italia) si stanno chiedendo cosa fare.
Nikolaj Starikov, in una video-intervista, ricorda che l’Ucraina come la conoscevamo (e a cui i militari arruolati fino al febbraio 2014 avevano giurato fedeltà) non esiste più. Oggi esistono due progetti opposti proposti da due opposte fazioni, entrambe ugualmente illegittime oppure entrambe ugualmente legittime. L’unica fondamentale differenza è che la fazione al potere a Kiev sta passando le stesse leggi (discriminazione linguistica, pulizia etnica, delegittimazione di partiti politici, repressioni) che furono tipiche della Germania nazista.
Chi decide di combattere per una delle due parti in lotta in Ucraina deve pertanto SCEGLIERE la sua parte, e sopportarne le conseguenze. Chi porta armi e non vuole fare questa scelta, ha comunque un’opzione riconosciuta dal diritto internazionale: l’internamento nel territorio di un paese neutrale confinante fino al termine del conflitto. Presentiamo il filmato e la trascrizione italiana della video-intervista a Starikov nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
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