Chi l'avrebbe mai detto che il grido di lancio dei paracadutisti americani si sarebbe associato così bene al nome dell'arcivescovo d'Atene per quanto riguarda un salto nel vuoto?
Ebbene sì, sembrerebbe (a meno che qualcuno non abbia fatto circolare un falso) che Hieronymos d'Atene e di [non] tutta la Grecia abbia dato una risposta ufficiale alla lettera irenica d'elezione dello pseudo-metropolita Epifanij, compiendo proprio uno di quei gesti di riconoscimento degli scismatici che era stato diffidato dal compiere (non solo dal Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, ma pure da un certo numero dei più intelligenti e lungimiranti dei suoi stessi vescovi).
Anche di questo atto seguiranno nei giorni a venire diverse interpretazioni e studi, e cercheremo di portarvi a conoscenza di tali sviluppi.
Per il momento, preferiamo invitarvi a mantenere la speranza e la calma nel cuore, con le parole di qualcuno che sa tuffarsi in abissi ben più profondi, perché protetto dal paracadute più sicuro che ci sia, il velo protettivo della Madre di Dio:

"Quando non possiamo risolvere da soli i nostri problemi, dobbiamo rivolgerci alla Madre di Dio e chiederle aiuto. Non ci sono situazioni senza speranza nella vita. Solo noi non vediamo una via d'uscita, perché siamo peccatori. Non abbiamo saggezza, discernimento e umiltà. Ma la Madre di Dio attraverso le sue preghiere ci aiuterà sempre e mostrerà la via d'uscita dalle situazioni in cui ci troviamo".
Metropolita Onufrij, 1/14 ottobre 2019
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