Come i nostri “ottimisti ben informati” avevano temuto, siamo giunti all’inizio delle persecuzioni interne nell’episcopato della Chiesa ortodossa di Grecia: due dei metropoliti più opposti al riconoscimento degli scismatici ucraini, Kosmas di Etolia e Seraphim di Kythira, sono ora sotto processo da parte del loro Sinodo per la loro posizione teologica e per le loro decisioni riguardanti la pandemia (che ovviamente non c’entrano un tubo con le posizioni teologiche, ma il Covid serve come comodo argomento di depistaggio per sviare l’attenzione dal vero punto cruciale). Leggiamo la notizia e ricordiamo che il tempo della separazione tra pecore e capri nella questione del papismo orientale si sta avvicinando.
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