
Per decisione patriarcale, i due vescovi Ignatij (Tarasov, a sinistra) di Kostomuksha e Kem e Ignatij (Buzin, a destra) di Armavir e Labinsk sono stati rimossi dall'amministrazione delle loro diocesi fino al termine di un procedimento del tribunale ecclesiastico nei loro confronti.
I casi giudiziari di entrambi i vescovi sono secretati, per cui, al di là del riferimento ad accuse ben documentate di offese incompatibili con la carica episcopale, non ci è dato di sapere altro a proposito.
Questa notizia dovrebbe farci pensare, quando ci capita di criticare i vescovi russi perché li riteniamo troppo formalisti e schematici nelle loro decisioni. Può darsi che questo sia un prezzo da pagare per seguire regole che sono in realtà a tutela di tutti noi, e che impediscono ai vescovi di abusare dei loro poteri.
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