Il metropolita Kiril di Varna e di Velikopreslav (al secolo Bogomil Petrov Kovachev, 8 giugno 1954 - 9 luglio 2013), che ha servito lo scorso anno come reggente ad interim del Patriarcato di Bulgaria, è stato ritrovato ieri mattina affogato sulla spiaggia presso la quale era solito fare immersioni. L'autopsia non ha rilevato tracce di lesioni violente, e anche se le indagini sul decesso continuano, la procura di stato non ritiene fondata un'ipotesi di delitto.
Il funerale ecclesiastico del metropolita è previsto giovedì mattina alle 11.
Kiril di Varna era stato nell'occhio del mirino mediatico per essersi presentato nel 2012 a bordo di un'auto di lusso, particolare subito notato dalla nostra peggiore stampa, oltre alle immancabili accuse di essere stato implicato con il passato regime comunista (cosa che, per chi conosce il recente passato della Bulgaria, equivale più o meno ad accusare un nuotatore di essere stato implicato con l'acqua).
Chi sa emergere un poco dall'abulia mediatica potrà considerare due cose: primo, che il decesso di un metropolita tanto influente da essere stato il capo interinale del Santo Sinodo apre un certo vuoto, che già si è fatto sentire alle recenti dimissioni del metropolita Simeon dell'Europa Centrale; secondo, che la perdita del metropolita Kiril sarà sentita soprattutto da diversi settori della diaspora bulgara da lui finora seguiti (tra gli altri, molti dei nostri parrocchiani dalla Moldova ricordano il metropolita Kiril dalle sue visite alla minoranza ortodossa bulgara della Repubblica di Moldova).
Ci riuniamo a fianco dei nostri fratelli ortodossi bulgari a salutare il metropolita Kiril: Eterna memoria!
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