Padre Andrew Phillips (nella foto) risponde a una serie di domande sulla storia, la natura e la missione della ROCOR, la Chiesa ortodossa russa al di fuori della Russia, nella quale è sacerdote in Inghilterra. In questa intervista, che riportiamo nella sezione “Domande e risposte” dei documenti, notiamo alcune prospettive che non coincidono con le nostre, ma questo non ci fa sentire lontani nella comunione reciproca. Per esempio, mentre il punto di vista di padre Andrew (che immaginiamo prevalente nella ROCOR) è di considerare il nome “Patriarcato di Mosca” come una denominazione politica ormai superata, e “Chiesa Ortodossa Russa” come un nome al di sopra delle nazionalità, tra noi si vede spesso il contrario, e proprio il termine “Patriarcato di Mosca”, che non contiene alcun appellativo etnico, neppure ideale, è per noi la garanzia di una Chiesa che guarda al suo centro a prescindere da quali possano essere i popoli che la costituiscono. Questa pluralità (o magari anche opposizione) di vedute non impedisce comunque né agli uni né agli altri di vedere la Chiesa come un’entità non legata alla storia di un singolo popolo o etnia. Anche se permangono diverse sensibilità, pertanto, queste sono legittime espressioni si una pluralità di approcci agli stessi principi. Presto o tardi, le unità amministrative della nostra Chiesa al di fuori del suo storico territorio canonico (e quindi parliamo sia di Inghilterra sia di Italia) passeranno sotto un’unica gestione, e non sarà male imparare gli uni dagli altri le nostre rispettive sensibilità, e provare a capirle e ad apprezzarle. Da parte nostra, offriamo volentieri le traduzioni italiane delle opere di padre Andrew proprio per facilitare questo processo.
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