Nikolaj Sergeevich Valuev (nato a San Pietroburgo in 21 agosto 1973) è un personaggio molto noto in Russia, ma pressoché sconosciuto in Italia al di là degli ambienti sportivi e, in minor misura, cinematografici. È stato campione mondiale di pugilato nei pesi massimi (un erede della tradizione dei "pugili giganti" come Primo Carnera) e protagonista del film Kamennaya Bashka (Stone Head) di Filipp Yankovsky, vincitore nel 2008 del Film Festival “Window to Europe” a Vyborg.
Del tutto ignorata in Italia è la sua attività di deputato alla Duma di Stato della Federazione Russa, nonché - come era da aspettarsi - di credente e di testimonial per la Chiesa Ortodossa Russa, soprattutto tra i giovani e gli sportivi. Da tempo abbiamo desiderato presentare la figura di Nikolaj Valuev ai nostri lettori, e in questi giorni ce ne ha dato l'occasione un'intervista da lui rilasciata alla rivista Foma, in cui commenta il recente disegno di legge sulla protezione dei sentimenti religiosi dei credenti. Al di là del valore di testimonianza di Valuev (un uomo tanto singolare in sensibilità e cultura quanto lo è in forza e in altezza), il disegno di legge mostra la tendenza della Russia alla ri-cristianizzazione della società, mentre le tendenze prevalenti in Occidente (che si adoperano piuttosto a proteggere il diritto di insultare i sentimenti religiosi) ne mostrano la tendenza alla scristianizzazione.
Presentiamo l'intervista a Nikolaj Valuev in russo e in traduzione italiana nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea" dei documenti.
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