Proprio durante la Liturgia di domenica 8 giugno (la festa di Pentecoste) una chiesa del centro di Slavjansk è stata colpita da un mortaio, con il bilancio di un morto e molti feriti. Abbiamo avuto la notizia nel pomeriggio stesso di domenica, ma abbiamo dovuto aspettare alcuni giorni per la conferma ufficiale definitiva.
Sembra che i maidanisti abbiano un loro concetto tutto speciale di "fuoco che scende dal cielo a Pentecoste"... ma la cosa non ci sorprende. Non hanno rispettato l'Epifania (giorno in cui sono scoppiati i tumulti che hanno portato al colpo di stato a Kiev); non hanno rispettato la Pasqua (le prime uccisioni a Slavjansk si sono registrate, guarda caso, durante la notte di Pasqua); non hanno rispettato il diritto ancestrale di seppellire i morti (all'aeroporto di Donetsk, la guardia nazionale ha fatto fuoco sulle persone che cercavano di ricuperare i cadaveri)... nulla ci faceva presagire che avrebbero rispettato la Pentecoste.
Nemmeno i ribelli jihadisti in Siria si sono spinti fino a tal punto. Ora, invitiamo chiunque sia ancora convinto che il conflitto ucraino NON sia una guerra di religione, a immaginare un altro paese (magari il proprio, per i non ucraini) dove le autorità militari governative facciano le stesse cose... su una chiesa cattolica o protestante locale, durante le funzioni della domenica.
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