Ci è capitato di denunciare nel nostro blog diverse forme di abuso dei santi misteri e dei riti della Chiesa. Ora il nostro confratello padre Petru (Pruteanu), che da buon conoscitore della Liturgia ed esperto di pastorale e catechetica è molto attento alla proliferazione di questi abusi, ci offre un documento di enorme valore: nientemeno che una lettera inviata da un vescovo della Chiesa ortodossa romena, in cui si stigmatizzano tutte le forme abusive di benedizione sostitutive della santa comunione.
Presentiamo la lettera del vescovo, assieme ai commenti di padre Petru, nell’originale romeno e in traduzione italiana, nella sezione “Ortoprassi” dei documenti, e invitiamo a diffonderla presso tutte le chiese ortodosse in Italia.
Oggi, se vedessimo un luogo destinato al nutrimento fisico (una mensa o un ristorante, per esempio) dove le persone invitate a mangiare e bere facessero tutt’altro che mangiare e bere, impegnandosi invece in una serie di azioni sostitutive del tutto balorde (farsi mettere bicchieri e tovaglie sulla testa, farsi ungere con i condimenti, rotolarsi sotto alle tavole...), non esiteremmo neppure un secondo a denunciare questi comportamenti come forme di follia. Purtroppo, nei luoghi destinati al nutrimento spirituale, ci tocca invece assistere a comportamenti analoghi, e a sentirli pure chiamare “sante tradizioni”... Ecco perché le coraggiose denunce da parte di chierici competenti come padre Petru, e oggi anche da membri dell’episcopato romeno, sono davvero degne di essere ascoltate con attenzione e sottoscritte da tutti quelli che hanno a cuore la missione della Chiesa e il bene dei cristiani.
|