Mentre in Italia le voci di sostegno alla Russia (e prima ancora, al buon senso), cominciano a farsi debolmente sentire nel nostro paese dai settori più disparati (dai cattolici conservatori ai socialisti rivoluzionari), non possiamo che unirci a questi singoli Davide in lotta contro il Golia dei media nel nostro paese. Con l'inizio della Grande Quaresima, ci è richiesto di distaccarci dalle passioni, per cui eviteremo di calcare la mano anche sui giusti patriottismi. Tuttavia, proprio il senso di quiete offerto dal digiuno e dalla preghiera è un buon terreno per studiare e riflettere. Un buon articolo erudito e riflessivo è quello di Andrew Korybko, che per Voice of Russia tratteggia un brillante parallelo tra la Crimea del mondo russo di oggi e la Crimea del mondo americano di ieri, il Texas (con un altro parallelismo, a nostro parere del tutto azzeccato, con il Kosovo).
Purtroppo, gli americani non conoscono la LORO stessa storia (figuriamoci quella russa), e non abbiamo molte illusioni che questo articolo possa aiutarli granché a un cambio di coscienza, ma magari potrebbe servire per aprire qualche occhio in Italia: presentiamo la nostra traduzione italiana dell'articolo di Andrew Korybko nella sezione "Geopolitica ortodossa" dei documenti.
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