Dopo alcune incomprensioni e spiacevoli incidenti, lo stato greco ha accettato la richiesta del proprio Santo Sinodo nel permettere che i riti religiosi (estesi oltre alla Chiesa ortodossa a ogni religione rappresentata nel paese) siano celebrati a porte chiuse, da un numero non superiore a quattro persone.
Anche lo stato d'Israele permetterà la celebrazione dell'officio della Santa Luce (importante per tutto il mondo ortodosso) con una decina di partecipanti.
Se da una parte queste norme permetteranno la diffusione in streaming delle funzioni della Settimana Santa e della Pasqua a milioni di spettatori nel mondo, dovremo prima o poi chiederci il senso di queste funzioni registrate e trasmesse. Il termine stesso "liturgia" significa letteralmente "il lavoro del popolo", e per quanto una celebrazione ridotta al minimo e una diffusione mediatica possano essere utili strumenti di conoscenza, il senso della vita ecclesiale trasmessa in questo modo dovrà quanto prima divenire oggetto di riflessione e di discussione.
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