interfax-religion.com, 13 giugno 2013
Il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' è in visita in Estonia dal 14 al 16 giugno, secondo quanto riportato al corrispondente di "Interfax-Religion" dal protodiacono Aleksandr Volkov, capo del servizio stampa patriarcale.
“Il primo ierarca della Chiesa [ortodossa russa] visiterà la Chiesa ortodossa estone per una condivisione di preghiera con i cristiani ortodossi dell'Estonia. Il programma della visita includerà numerose funzioni religiose e incontri con i fedeli,” ha detto l'interlocutore dell'agenzia.
All'arrivo, il patriarca celebrerà un moleben alla cattedrale si sant'Aleksandr Nevskij a Tallinn, e il giorno dopo celebrerà la Liturgia al convento di Pjukhtitsa, uno dei centri spirituali del monachesimo russo
Nello stesso giorno è atteso in visita alla diocesi di Narva, fondata nel 2011 a sostegno della Chiesa ortodossa estone. Sarà la prima visita del patriarca alla città di Narva, che si trova sul confine tra Russia ed Estonia. Qui celebrerà una funzione nella cattedrale locale.
“Un altra funzione molto importante avrà luogo domenica,” ha detto padre Aleksandr. “Il patriarca consacrerà una chiesa maestosa dedicata all'icona della Madre di Dio "Skoroposlushnitsa" (Pronta ad esaudire) nel distretto di Lasnamae a Tallinn. La posa della prima pietra di questa chiesa ha avuto luogo un decennio or sono sotto il defunto patriarca Alessio II, che è cresciuto in Estonia e che aveva uno speciale legame con questo paese”.
Durante la visita, il patriarca Kirill incontrerà un certo numero di alti dignitari dell'Estonia, inclusi il primo ministro, il presidente del parlamento, il ministro degli esteri e il sindaco di Tallinn. Seguirà un incontro con l'arcivescovo della Chiesa evangelica luterana estone.
Il primo giorno della visita, il patriarca visiterà il monumento memoriale di Linde, e deporrà fiori al monumento di bronzo ai soldati della II guerra mondiale.
“Indubbiamente, la visita del primo ierarca della Chiesa ortodossa russa in Estonia avrà un importante ruolo spirituale per i cristiani ortodossi che vivono nel paese,” ha detto padre Aleksandr.
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