Dalle parole dell'arcivescovo Feodosij (Snigirjov, nella foto) di Bojarka, apprendiamo in russo e in italiano la differenza tra la posizione “dura” verso gli scismatici ucraini (considerati privi di qualsiasi grazia sacramentale e di ordinazione) e quella “di contenimento” verso il Patriarcato di Costantinopoli (sottoposto a una “quarantena” ecclesiale finché durerà il potenziale “contagio” del contatto con gli scismatici).
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