Dalle parole che vi abbiamo tradotto in italiano del capo degli uniati ucraini, Svjatoslav Shevchuk (nella foto), riguardo ai “fini ecumenici” dell’unione tra i cattolici e ortodossi a Kiev, si può capire perché il progetto costantinopolitano della Chiesa ortodossa “locale” in Ucraina sia tanto indigeribile non solo per la Chiesa romana (che nelle parole di papa Francesco invita i cattolici a non ingerirsi in questioni interne della Chiesa ortodossa russa), ma anche per tutta l’Ortodossia non soggetta al giogo fanariota. Ancora una volta, vediamo come un vero ecumenismo si può percorrere solo tra i figli più fedeli di ogni confessione religiosa, non tra quelli disposti a vendere la loro fedeltà per qualsiasi fine contingente, sia esso politico, ideologico o di qualche vaga filosofia “unionista”.
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