Dopo il caso della tragica concelebrazione di Boris Bojović, "archimandrita" della "chiesa autocefala montenegrina" con gli scismatici ucraini e il metropolita Emmanuel di Francia (di cui vi abbiamo parlato due settimane fa), la credibilità di Constantinopoli presso la Chiesa serba è scesa a minimi storici. Il tentativo di salvare la faccia dicendo che il metropolita non aveva idea con chi stesse concelebrando può forse valere come scusa formale, ma testimonia il tentativo del Fanar di fare di tutto per non perdere quel poco di stima rimasto presso gli ortodossi serbi. In questa stessa linea si situa la strana lettera inviata dal patriarca Bartolomeo al presidente montenegrino Milo Đukanović, di cui vi presentiamo la notizia in italiano. Nella lettera cui si ribadisce che il Fanar non vuole avere nulla a che fare con gli scismatici montenegrini. Ancora un caso di doppi standard, in quanto tutte le (giuste) ragioni addotte per la non collaborazione con la politica di Đukanović contro la Chiesa canonica in Montenegro sono arbitrariamente negate nella collaborazione con la politica di Poroshenko contro la Chiesa canonica in Ucraina.
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