Il processo-farsa al metropolita Pavel (Lebed) di Vyshgorod, abate della Lavra delle Grotte di Kiev, sta ricalcando le analoghe vicende dei processi ai vescovi sotto il regime bolscevico. Dopo tre periodi di arresti domiciliari, ora il metropolita è stato condannato al carcere, con la “benevola” offerta di una cauzione dalle 15 alle 20 volte più grande di quelle richieste agli amministratori pubblici e ai parlamentari beccati con le mani nel sacco a intascare mazzette. Leggiamo nell'analisi di Konstantin Shemljuk le ultime fasi della degradazione dell'apparato giuridico ucraino, e le possibili conseguenze per i cittadini “di serie B” che si ostinano a professare la fede cristiana ortodossa.
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