Il metropolita Polykarpos (Stavropoulos, nella foto) di Spagna e Portogallo si è trovato recentemente a fronteggiare una crisi nelle sue parrocchie di Madrid.
Membri del "patriarcato di Kiev" hanno incitato alla divisione gli ucraini che frequentano le chiese di sant'Andrea e di san Demetrio (che dipendono dal patriarcato di Costantinopoli), creando con i membri di entrambe le chiese una propria comunità, che si è stabilita presso il centro missionario ecumenico di Madrid.
Al metropolita Polykarpos non è rimasto altro che informare le autorità cattoliche locali dello status scismatico del "patriarcato di Kiev", e in seguito a questo la nuova comunità è stata allontanata dal centro ecumenico e si è trasferita nel seminterrato di una casa privata a Madrid.
La notizia dovrebbe far riflettere tutti quei vescovi del Patriarcato ecumenico che pensano di sviluppare le loro diocesi attirando ucraini insoddisfatti da Mosca. Sulle prime il progetto potrebbe sembrare anche dare frutti positivi di cosmopolitismo ortodosso, ma siccome l'insoddifazione nei confronti di Mosca è per questi ucraini una delle ragioni di promuovere il proprio scisma, prima o poi gli indipendentisti passeranno a saldare i loro conti in sospeso.
Conosciamo sua Eminenza il metropolita Polykarpos, e non abbiamo ragioni di dubitare della sua sincerità nel volere genuinamente aiutare questi ucraini che si dicono ortodossi, ma siamo anche persuasi che se avesse fatto tesoro delle lezioni storiche imparate a riguardo dalla Chiesa della Rus', avrebbe risentito di meno di questi conflitti.
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