Nella Chiesa ortodossa serba (così come in quella russa) le decisioni sinodali dei vescovi sono definitive solo quando ratificate dall’intero Concilio dei vescovi. Per questo, la Chiesa serba ha dovuto procedere con gradualità (che peraltro ne ha esaltato la prudenza) nella condanna delle azioni del Patriarcato di Costantinopoli in Ucraina. Dopo aver dichiarato nel novembre del 2018 che la riabilitazione degli scismatici era caninciamente infondata e non vincolante, il Concilio ha dovuto attendere la fine di febbraio per una raccomandazione di non concelebrare con gli scismatici ucraini. Questa raccomandazione è stata ratificata dal Concilio solo al termine della riunione conciliare conclusa il 18 maggio (di cui vi diamo la notizia in russo e in italiano), e da ora è vincolante per tutte le chiese del Patriarcato di Serbia.
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