Solo tre giorni fa, annunciando l’inizio dell’insurrezione della Rus’ Carpatica, abbiamo informato su una situazione generale che oggi è sotto l’occhio dei più attenti analisti strategici.
Aleksandr Donetskij della Strategic Culture Foundation, in un articolo che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, conferma i nostri commenti sulla pericolosità per il regime ucraino dell’apertura di un secondo fronte, per di più con la palese ostilità dei paesi confinanti, tutti membri della NATO.
Per piccola che sia, la Rus’ Carpatica ha dimostrato la capacità di mettere in crisi completa l’entità che oggi è ancora conosciuta con il nome di Ucraina, ma che non ha più nulla in comune con lo stato che fino a sei mesi fa portava questo nome. Se altre regioni, magari con le proprie motivazioni, ma sempre accomunate dal rifiuto dell’accanimento in quest’assurda guerra civile, sapranno far sentire la propria voce con la stessa chiarezza, forse potremmo essere più vicini di quanto pensiamo alla fine della crisi ucraina.
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