Il 17 aprile 2016 si è addormentato nel Signore il metropolita Costantino (Papastephanou, nella foto) del patriarcato di Antiochia, che dopo decenni di servizio sacerdotale a Damasco e in Libano, era stato eletto alla sede arcivescovile di Baghdad, Kuwait e penisola arabica, guidandola dal 1969 al 2014. La sua figura di vescovo etnicamente greco in una chiesa a maggioranza araba ha dimostrato un’apertura al cosmopolitismo da cui si farebbe bene a imparare (vale la pena ricordare che non ci sono vescovi etnicamente arabi nelle Chiese ortodosse a maggioranza greca, e nello stesso patriarcato di Gerusalemme, la stragrande maggioranza araba ha ottenuto un vescovo etnicamente arabo solo con grandi sforzi e sacrifici). Inoltre, il fatto che fosse proprio il metropolita Costantino ad avere cura delle presenze ortodosse nel Golfo Persico rende ancora più subdola l’ingerenza episcopale greca nel Qatar che ha precipitato il conflitto ancora irrisolto tra i patriarcati di Antiochia e di Gerusalemme. Che il Signore ci aiuti a fare tesoro di esempi come quello del metropolita Costantino. Eterna memoria!
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