Sabato 29 aprile 2023 è divenuta definitiva la sentenza di deposizione dagli ordini sacri dell'ex protodiacono Andrej Kuraev (nella foto). Un tempo figura influente nella Chiesa russa, i suoi libri hanno portato molte persone di cultura alla Chiesa: negli ultimi anni, tuttavia, si è reso tristemente famoso come agitatore anti-ecclesiale nei media e sul suo blog personale. Alla fine del 2013 è stato licenziato dal suo incarico presso l'Accademia teologica di Mosca per le sue affermazioni offensive, e nel 2021, dopo avere pubblicamente insultato la memoria dell'arciprete Aleksandr Agejkin appena dopo la morte di quest'ultimo per complicazioni legate al coronavirus, è stato deposto dal tribunale diocesano di Mosca. Tuttavia, il patriarca Kirill ha imposto una moratoria di due anni sulla decisione del tribunale, concedendo a padre Andrej tempo per pentimento e riflessione.
Allo scadere dei due anni di moratoria, il patriarca ha indirizzato ad Andrej Kuraev un decreto di espulsione dagli ordini sacri, notando come non ci sia stato negli ultimi due anni nemmeno un segno di pentimento né in parole né in azioni, e come non siano cessate le sue attività distruttive.
Il clero in Russia non ha una buona impressione di Andrej Kuraev, e lo ritiene un personaggio rancoroso e anti-ecclesiale. Il clero in Ucraina lo considera un sostenitore degli scismatici e dei persecutori della Chiesa canonica.
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