In questi giorni ci sono giunte due notizie relative a comportamenti patriarcali che ci sembrano nettamente speculari: da una parte il patriarca Kirill, in occasione del suo settantesimo compleanno, riceve i complimenti del patriarca Ilia II di Georgia perché la Chiesa russa riconosce la sovranità della Chiesa georgiana sull’Abkhazia, pur a fronte di una posizione molto filorussa degli ortodossi in Abkhazia.
D’altra parte, il patriarca Bartolomeo offre una dimostrazione di ingerenza negli affari interni di un’altra Chiesa autocefala, insistendo per un riconoscimento ufficiale del Sinodo di Creta da parte della Chiesa di Grecia, nonostante la presenza di voci discordi tra i vescovi di quest’ultima Chiesa.
Non ci piace in modo particolare metterci a fare pubblicità comparativa, tanto meno tra patriarchi, ma riteniamo importante segnalare quello che ci sembra un modo di gestire le relazioni inter-ortodosse in armonia con le istruzioni di Cristo ai suoi discepoli, e un modo che invece sembra discostarsene in modo temerario.
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