Una dichiarazione pro-aborto a una Marcia per la Vita suona molto contraddittoria, un po' come una bestemmia durante una Divina Liturgia. Il 21 gennaio, a Washington DC, l'arcivescovo Elpidophoros d'America (l'ideologo del primus sine paribus) ha partecipato alla Marcia per la Vita (per la verità non ha marciato, ma si è trattenuto strettamente per il tempo necessario per le dichiarazioni delle autorità... quasi come se la sua presenza fosse stata orchestrata per minimizzare qualsiasi contatto diretto con gli attivisti pro-life), e ha tenuto un breve discorso che è un capolavoro di ipocrisia: "Siamo per il diritto alla vita... MA ALLO STESSO TEMPO, siamo per il diritto alla scelta". In una breve rassegna, vi presentiamo il modo in cui non solo si è cercato di giustificare l'ipocrisia, ma in cui la stessa Arcidiocesi greca ha ripresentato con orgoglio le lodi del proprio arcivescovo. Non scordiamo una piccola notizia aggiuntiva: nello stesso giorno, l'arcivescovo troppo occupato per marciare per la vita dei nascituri ha avuto abbastanza tempo per marciare... all'ambasciata ucraina a Washington, per assicurare la lealtà della propria arcidiocesi contro quegli orribili ortodossi russi.
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