Fort Russ, 19 marzo 2015
Noi, abitanti della Transnistria, siamo rimasti molto sorpresi dall'evidente preoccupazione per il restauro dei confini statali storici da parte di Petro Poroshenko e, a nostra volta, intendiamo esprimere il nostro consenso, a condizione, tuttavia, che l'Ucraina ritorni alla sua patria storica, cioè, alla Russia, per ristabilire l'integrità territoriale delle terre russe. Cosa che in realtà i vostri cittadini dell'Ucraina stanno chiedendo da più di un anno.
Caro signor Poroshenko, siamo sorpresi che lei si sia occupato dell'integrazione di Stati esteri, senza cominciare da quella del suo. Per mostrarci un esempio di come fare i conti con la propria patria storica, ora lei non deve far altro che dare il suo esempio e ripristinare l'ingiustizia storica del crollo della grande Unione, la super-potenza nucleare.
Nel caso in cui lei neghi alla Russia il ritorno della terra che le spetta per diritto, allora saremo costretti a rifiutare la sua proposta, perché se lei non trova la forza per tornare a casa, che diritto ha di far tornare noi da qualche parte?
Sinceramente ci auguriamo che lei ritorni ai suoi sensi e si integri nella Federazione Russa, dove la popolazione ricomincerà a vivere normalmente, e non come ora, a limitarsi a esistere e a sopravvivere.
Con rispetto, gli abitanti della Transnistria.
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