Il tema della restaurazione della Chiesa della Rus’ ci farà ancora compagnia per tutto il tempo delle nostre vite... il patriarca Kirill ci ricorda che solo per riaprire le chiese e i monasteri distrutti in Russia in 70 anni di regime rivoluzionario, occorreranno ancora 100 anni se si procede al ritmo attuale (e il ritmo è impressionante, con una media di oltre 1000 chiese riaperte ogni anno!)
Tutti quelli che ci pensano si rendono conto, tuttavia, che la restaurazione non è solo un’operazione di un passato ormai non più duplicabile; occorrerà anzi prendere misure adeguate per non cadere in altre forme di degenerazione. Padre Andrew Phillips elenca cinque settori di riflessione nel processo della restaurazione: un governo patriarcale (tradizionale), la libertà, l’indipendenza finanziaria, l’istruzione, la cultura ecclesiale. Presentiamo le riflessioni di padre Andrew nella sezione “Pastorale” dei documenti.
Poiché il discorso della restaurazione della Rus’ è legato in molti punti al dibattito sull’opportunità della restaurazione della monarchia, abbiamo tradotto una voce a proposito nell’intervista alla granduchessa Maria Romanova pubblicata da Rossijskaja Gazeta il 21 febbraio 2013, che presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti. Senza addentrarci sulla questione controversa di chi oggi rappresenti di fatto la casata dei Romanov, notiamo che la granduchessa Maria Vladimirovna ritiene assoluta priorità, prima ancora di presentare qualsiasi proposta di governo, la restituzione di chiese, monasteri e locali di culto sottratti dallo stato sovietico alle comunità di credenti di ogni confessione.
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