Due anni fa, nella notte tra il 19 e il 20 Marzo 2012, presso la stazione ferroviaria della città di Rjazan, Nadezhda Monetova, una operatrice sociale ortodossa di 28 anni, madre di due bambini di 11 e 8 anni, è stata uccisa da un vagabondo.
Dal 2011, Nadezhda Monetova lavorava in un magazzino per la distribuzione di abbigliamento ai senzatetto. Cresciuta in una famiglia funestata da seri problemi di alcolismo, si era ritrovata abbandonata dal marito a 20 anni, e ridotta a chiedere l'elemosina nelle chiese per i figli piccoli. Notata da Il'ja Kuskov, capo del Dipartimento sinodale per l'assistenza ai senzatetto, fu presto in grado di riprendere una vita normale, dedicandosi con entusiasmo alla cura per gli indigenti (sapendo che era brava nel cucito, Kuskov le propose di preparare indumenti intimi, molto importanti per i senzatetto) e viaggiando ogni settimana da Mosca a Rjazan per lavorare nel centro di soccorso locale. La nuova condizione della famiglia aveva fatto ritornare a casa il marito di Nadezhda, Jurij, purtroppo gravemente malato. Nadezhda, fedele al suo nome ("Speranza"), riusciva a portare conforto a un gran numero di persone, dai bambini agli anziani, e non si tirava indietro dall'aiutare le persone che avevano sofferto come lei, al punto da aver cura in casa propria, oltre che dei figli e del marito invalido, anche di una coppia sposata senza casa, che grazie a lei ha potuto far nascere il proprio figlio senza privazioni.
Tutto sembrava andare per il meglio in questa vita di servizio caritatevole, quando un giovane appena uscito di prigione si è messo a farle offerte moleste nella stazione di Rjazan, e nonostante la presenza di amici e del personale di sicurezza della stazione, l'ha aggredita all'improvviso uccidendola a coltellate.
Nel gennaio del 2014, il Dipartimento sinodale per la carità e il servizio sociale ha stabilito un premio a suo nome, che offrirà sostentamento a volontari e operatori sociali che aiutano i senzatetto. Ulteriori informazioni su Nadezhda Monetova (in russo) si possono trovare su Pravoslavie.ru.
Alla serva di Dio Nadezhda: Eterna Memoria!
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