Quando l’arcivescovo Iakovos (Koukouzis) del patriarcato di Costantinopoli fu l’unico leader ecclesiastico a manifestare a fianco di Martin Luther King nella marcia di Selma in Alabama nel 1965, il suo gesto ebbe un grande peso sociale e politico, ma le sue ragioni erano chiare. La sua appartenenza alla minoranza greca oppressa in Turchia lo portava a essere solidale con gli afroamericani discriminati negli Stati Uniti del sud, e la sua amicizia con Martin Luther King era sincera e costante.
Oggi, la presenza dell’arcivescovo Elpidophoros (Lambriniadis) alle manifestazioni del movimento Black Lives Matter (nella foto) sembra avere tutt’altro fine, e invece di un chiaro sostegno a una parte oppressa della popolazione americana, sembra una mossa politica con fini di sostegno elettorale alla prossima campagna presidenziale. In questo, il “Majdan americano” assume molti e sinistri paralleli con quello ucraino, che possiamo verificare nell’analisi di Jaroslav Nivkin che troviamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
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