Il blog Mystagogy, il 7 aprile 2014, riporta una notizia dal periodico missionario greco Φως των Εθνών (Luce delle Nazioni) dal titolo "Beato ritorno alla Chiesa Madre". Sua Eminenza il metropolita Ignazio della Pentapoli descrive il ritorno alla metropolia dell'Africa centrale sotto il Patriarcato di Alessandria di 5 sacerdoti e circa 1500 loro seguaci a Kananga, in Congo, provenienti da un gruppo scismatico:
Il leader di questo gruppo scismatico era padre Chrysostomos Mbakualsimbasu, che è stato il primo a tornare alla Chiesa canonica, e altri quattro sacerdoti lo hanno seguito cercando la salvezza delle loro anime. Immediatamente hanno consegnato le loro tonache e paramenti e sono ritornati allo stato laicale, lasciando il loro futuro nelle mani del Patriarcato, e a questo hanno fatto seguire la firma del documento di pentimento.
Uno di questi sacerdoti aveva sette villaggi sotto di lui, un altro sei villaggi, e altri due avevano un villaggio ciascuno, con circa 1.500 fedeli complessivamente, e tutti si sono pentiti e sono ritornati alla Chiesa attraverso il battesimo e la cresima, a seconda della loro situazione. Tutto questo è stato fatto con la benedizione del Metropolita Niceforo dell'Africa Centrale.
Un sacerdote ha parlato del vuoto nella sua anima per essere stato fuori dalla Chiesa madre, e della paura che provava per il gregge che lo seguiva, non considerandosi un vero sacerdote. Egli ha detto: "Mi sentivo esausto e come se tradissi i "misteri" che celebravo, perché non credevo di essere veramente un sacerdote".
Il metropolita Ignazio conclude: "La tristezza del loro ritiro è stata spazzata via dalla gioia del loro ritorno e rigenerazione!"
Questo è uno dei due possibili epiloghi (quello a lieto fine) delle vicende dei gruppi scismatici: l'altro epilogo è l'inevitabile avvizzimento, presto o tardi, del tralcio tagliato via dalla vigna. Anche a fronte di tutte le giustificazioni su come si può essere ortodossi al di fuori della Chiesa ortodossa, il nostro compito è quello di continuare a dire che chi si trova nelle comunità scismatiche si trova fuori della Chiesa, e ne perde la vita spirituale. Così come non c’è coercizione a far parte della Chiesa ortodossa per chi non desidera farne parte, allo stesso modo la porta è aperta per il ritorno di chi non vuole più appassire al di fuori del corpo mistico di Cristo.
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