patriarchia.ru, 3 Maggio 2014
Sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e tutta la Rus' ha fatto una dichiarazione in connessione con l'ulteriore aggravamento del conflitto civile in Ucraina.
In Ucraina si sparge di nuovo sangue. Gli scontri nella regione di Donetsk e i tragici eventi di Odessa hanno provocato la morte di decine di persone, destabilizzando ulteriormente il paese. Molti stanno vivendo disperazione, paura per la loro vita e per la vita dei propri cari.
In questo pesantissimo momento il mio cuore è con l'Ucraina, con ognuno dei suoi figli e figlie, che stanno vivendo dolore, afflizione, sconcerto, rabbia, disperazione. Prego per il riposo di tutti i defunti del massacro, per la salvezza delle vite delle vittime, per la pronta guarigione dei feriti. La mia preghiera fervente è per la guarigione del paese, per la pacificazione delle inimicizie, perché non si sparga più sangue e perché ogni violenza si fermi.
La responsabilità di ciò che accade ora ricade principalmente su quelli che invece che al dialogo hanno fatto ricorso alla violenza. Di particolare rilevanza è l'uso nel conflitto civile di equipaggiamenti militari pesanti. La ragione per l'uso della forza è spesso l'attaccamento al radicalismo politico, la negazione del diritto dei cittadini di esprimere le loro convinzioni.
Nell'Ucraina di oggi non può essere dichiarata possibile solo e universalmente una delle posizioni politiche. Questo è disastroso per il paese. Sono convinto che con un tentativo di rafforzare un proprio punto di vista si dovrebbe abbandonare il ricorso alla forza una volta per tutte. Esorto tutte le parti ad astenersi da usare le armi, e a risolvere tutti i problemi attraverso negoziati. A breve termine, l'Ucraina ha bisogno di almeno una tregua, e a lungo termine, di un mondo solidale e duraturo .
L'Ucraina può guarire e proseguire sulla strada della creazione di una vita dignitosa per i suoi cittadini, purché sia la casa comune di persone di diverse convinzioni politiche, in gran parte diverse tra loro. Non c'è nessuna alternativa al dialogo. È necessario, finché c'è ancora una tale opportunità, ascoltare gli altri e cercare non solo di risolvere il conflitto in corso, ma anche di rinnovare la fedeltà ai valori spirituali e morali cristiani che hanno formato il popolo ucraino, arricchito la sua saggezza e il suo amore per la verità. Credo che proprio questi valori aiutino oggi a trovare una via per la pace e la giustizia, senza la quale non ci sarà un futuro dignitoso per il paese.
Dio grande, unico! Custodisci la Rus'-Ucraina!
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