Molti cristiani ortodossi si chiedono come trattare le tante riproduzioni di icone che troviamo su libri, riviste e pubblicazioni (e spesso anche su materiali ancora più effimeri), e se queste possano essere oggetti di venerazione. Ci viene in aiuto il saggio in due parti di Vladimir Nemychenkov, che sottolinea la liceità della venerazione delle riproduzioni fotografiche, e porta come esempio l'icona mirovlita della madre di Dio di Lokot (nella foto), una semplice riproduzione da calendario che ha prodotto effusioni di miro, guarigioni e miracoli, ed è stata portata in giro in tutto il mondo (tra l'altro, nel 2012, anche nella nostra chiesa, in quanto, come scoprirete nella lettura, ha un legame particolare con Torino).
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