I vescovi della Chiesa ortodossa serba (nella foto) si sono espressi fin dal principio contro all’ingerenza di Costantinopoli in Ucraina, e mentre è stata sempre chiara la volontà della Chiesa serba di non riconoscere gli scismatici ucraini, la dichiarazione del 28 febbraio, che vi riportiamo in russo e in italiano, vede un passo ulteriore e a nostro avviso determinante nella vicenda ucraina. Infatti, anche se a livello di mera raccomandazione, la Chiesa serba chiede ora ai propri vescovi e chierici di astenersi dal concelebrare non solo con gli scismatici ucraini, ma anche con quelli che sono in comunione con detti scismatici (in chiari termini: il Patriarcato di Costantinopoli), secondo il principio che chi è in comunione con gli scismatici diventa a sua volta scismatico.
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