Fin dalla sua morte nel 2003, abbiamo ricordato il metropolita Anthony (Bloom) di Sourozh come una delle persone più impegnate nella diffusione dell’Ortodossia in occidente. I successivi sviluppi e la tragica scissione della diocesi da lui fondata hanno messo in luce i difetti insiti nel suo approccio missionario, e ci hanno resi più attenti ad accettarne acriticamente il contributo a un’Ortodossia occidentale. Il fatto è che chiunque si accinga a metter mano a ricerche biografiche sul metropolita Anthony scopre ben presto un inestricabile groviglio di luci e di ombre, che rischia di degenerare per un estremo nell’agiografia, per l’altro nella denuncia scandalistica. Auguriamo buona fortuna, pertanto, a tutti quanti cercheranno di stendere una biografia accurata di vladyka Anthony: ne avranno davvero bisogno. Presentiamo oggi uno degli interventi più garbati e solidali in questo senso, che mette il dito nelle piaghe quanto basta per non sopprimerne la conoscenza, ma al tempo stesso evita di darvi troppa importanza. Si tratta di una recente intervista al metropolita Kallistos (Ware) sul sito Pravoslavie i Mir, che presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
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