Un saggio di Nazar Golovko, che vi presentiamo in traduzione italiana, testimonia una terribile ipocrisia del regime ucraino: centinaia di migliaia dei suoi soldati sono fedeli della Chiesa ortodossa ucraina, ma non hanno diritto ai servizi dei cappellani militari, perché si tratterebbe di una "Chiesa nemica", volta alla distruzione del paese. Eppure, ed ecco l'ipocrisia, gli stessi soldati che fanno parte di questa organizzazione "nemica" non sono privati delle armi, congedati con disonore o internati: no, possono andare tranquillamente a farsi massacrare nella guerra più inutile e insensata dell'ultimo secolo... ma senza pretese di partecipare a funzioni religiose o ricevere i sacramenti come "nemici del paese".
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