Il padre diacono Stephen Hayes (nella foto), nostro amico e corrispondente da un ventennio, è noto ai lettori del sito per la sua spiegazione della missione ortodossa in Africa, un argomento di cui si sa ben poco in Italia. Fin dagli inizi di Internet, Stephen è sempre stato all’avanguardia nell’uso delle tecnologie della rete ai fini di informazione, e grazie a lui e ai suoi familiari. abbiamo avuto negli anni diverse occasioni di seguire lo sviluppo dell’Ortodossia in Africa. Autore prolifico, padre Stephen ha un blog molto frequentato chiamato Khanya, dalla parola che nelle lingue Zulu e Sotho significa “gloria” (lo stesso senso della desinenza greca doxa in “Ortodossia”, o dello slavonico slava in “Pravoslavie”), e abbiamo atteso con curiosità il momento di parlare un po’ più di lui ai nostri lettori. L’occasione ci è stata data da una recente intervista in cui si analizza il passato di attivista anti-apartheid di padre Stephen, e si forniscono alcuni dati interessanti sulla situazione religiosa del meno noto tra i paesi dei BRICS. Presentiamo l’intervista in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
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