dal blog di padre Sergij Sveshnikov, 7 giugno 2015
Si dice spesso che una certa porzione di ciò che abbiamo appartiene a Dio. Nell'Antico Testamento, vediamo il comandamento di offrire la decima. Questo comandamento viene interpretato in molti modi diversi dai cristiani moderni, ma tutti sembrano concordare sul fatto che è bene prendere una parte di ciò che guadagniamo per il nostro lavoro e darlo a Dio tramite donazioni alla Chiesa e ai bisognosi.
Alcuni fanno notare, inoltre, che si dovrebbe fare la stessa cosa con il tempo che ci resta. Come nell'Antico Testamento il giorno di sabato era per il Signore, così anche i cristiani parlano della domenica come giorno del Signore riconoscendo in tal modo che una certa parte del loro tempo deve essere dedicata a Dio. Non è il mio obiettivo qui esaminare il significato esatto del termine "giorno del Signore", o di chiarire la natura della decima. Mi limito a fare un semplice esercizio di matematica divertente.
Se trattiamo il nostro tempo nello stesso modo in cui trattiamo le altre cose che abbiamo, il 10% di quel tempo dovrebbe legittimamente appartenere a Dio. In una giornata di 24 ore, si tratta di 2 ore e 24 minuti. Alcuni possono pensare che così non è giusto, perché dobbiamo dormire per 8 ore al giorno. Ebbene, 10% di un giorno di 16 ore di veglia corrisponde a 1 ora e 36 minuti. Anche se dovessimo togliere altre 8 ore di lavoro a tempo pieno e sostenere che il tempo che abbiamo in realtà è solo 8 ore, il 10% di 8 ore corrisponde a 48 minuti. Noi diamo 48 minuti del nostro giorno a Dio? Supponiamo che questo possa essere il tempo trascorso nella preghiera, nella lettura delle Sacre Scritture, nell'aiuto a chi ha bisogno... noi spendiamo almeno 48 minuti di ogni giorno a fare queste cose? Ecco qualcosa a cui pensare...
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