Di vescovi che si comportano in modo meno che ideale ce ne sono sempre stati, ma è curioso che due vescovi ortodossi, uno greco e uno russo, siano finiti sulle pagine di cronaca dei giornali negli stessi giorni, per due vicende con strani paralleli, che comportano interruzioni di servizio clericale.
Il metropolita Pavlos di Drama (a sinistra nella foto), uno dei vescovi della Grecia settentrionale, ha proposto alle autorità statali di sospendere il salario ai preti non vaccinati (ricordiamo che in Grecia preti e vescovi sono funzionari stipendiati dallo stato), poiché ritiene che non bastino i rimproveri spirituali a questi chierici, che ha definito stupidi e indegni del loro ruolo.
Il vescovo Feofilakt di Mytischi (a destra nella foto), uno dei vicari del patriarca Kirill, è stato sospeso con decreto patriarcale dai suoi doveri di abate del monastero di sant'Andrea a Mosca, per aver percosso sul capo e rimproverato ad alta voce durante la Liturgia uno dei preti concelebranti, come risulta da un frammento di video realizzato durante l'inno cherubico.
Senza voler approfondire le ragioni o i torti dell'uno e dell'altro vescovo, notiamo come nel caso di Mosca le questioni saranno indagate e portate a giudizio in un contesto esclusivamente ecclesiale, mentre nel caso greco la questione può comportare (e di fatto invita) una pesante ingerenza politico-statale all'interno della struttura della Chiesa.
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