In questi ultimi giorni abbiamo incontrato due articoli che sottolineano due pericoli nella pratica spirituale ortodossa: l’abuso della confessione slegata dal pentimento (che si ritrova più spesso tra i fedeli di famiglia ortodossa) e l’abuso della preghiera del cuore slegata dalla disciplina ecclesiale (che si ritrova più spesso tra i convertiti all’Ortodossia). Il primo testo è dell’archimandrita Vassilios (Papavassiliou) e il secondo dell’arciprete Andrew (Phillips), entrambi sacerdoti ortodossi in Inghilterra. Il problema, beninteso, non è nella confessione né nella preghiera interiore in sé, ma nella loro pratica “sganciata” dal contesto della vita spirituale ortodossa, cosa che le trasforma in due esempi di esercizio ascetico fine a se stesso. Per questo motivo, ci sembra importante includere entrambi i documenti nella sezione “Ortoprassi”.
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