La notizia che vi abbiamo presentato ieri, del battesimo dei figli surrogati di una coppia gay celebrato in Grecia dall'arcivescovo Elpidophoros d'America, non è qualcosa che possa passare inosservato alla coscienza dei greci che ci tengono alla tradizione ortodossa.
Ora che la prevedibile ondata d'indignazione popolare si sta diffondendo, il vescovo responsabile della chiesa in cui è stato celebrato il battesimo, il metropolita Antonios (Avramiotis, nella foto) di Glyfada si è affrettato a smarcarsi da Elpidophoros, asserendo pubblicamente che l'arcivescovo d'America gli ha taciuto il particolare status della famiglia per cui richiedeva di celebrare il battesimo. Il metropolita Antonios sostiene che, se fosse stato informato correttamente, avrebbe sottomesso questo caso molto particolare all'approvazione del Santo Sinodo.
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