Orthodoxie.com, 22 aprile 2017
Nel suo ultimo incontro con il presidente italiano Sergio Mattarella (il 12 aprile), il patriarca di Mosca ha presentato al suo interlocutore delle foto degli di atti di violenza esercitati contro i parrocchiani della Chiesa ortodossa ucraina da formazioni di paramilitari. “Stupisce il silenzio della comunità internazionale”, ha dichiarato il primate della Chiesa ortodossa russa al ricevimento pasquale annuale organizzato dal Ministero degli Esteri della Federazione Russa. “Si opprime la nostra Chiesa, si cerca di privarla dei suoi diritti civici, si cerca di adottare leggi che escludano la normale registrazione delle parrocchie ortodosse in Ucraina, si prende possesso delle chiese con la forza. Se ne può parlare a lungo, ma quando si vede come gruppi paramilitari in tenuta mimetica espellono con la forza la gente dalle chiese, questo è impressionante!”, ha dichiarato il patriarca Kirill nel suo intervento. Il patriarca ha aggiunto che tutte le Chiese ortodosse locali sostengono la Chiesa ortodossa ucraina nella sua opposizione al “patriarcato di Kiev” non riconosciuto, e che ha mostrato delle foto degli scontri al presidente italiano. “Si definisce la Chiesa ucraina ‘Chiesa aggressore’, si esige che rompa le sue relazioni con il patriarcato di Mosca, la si accusa di antipatriottismo. Ma il popolo resta fedele all’ordine canonico. Coloro che vengono espulsi dalle parrocchie permangono nella nostra giurisdizione canonica, è frequente che una nuova chiesa sia costruita per sostituire quella della quale si sono impadroniti [gli scismatici]. Ma ci sono casi in cui anche la nuova chiesa è stata sequestrata”, ha precisato il patriarca. “È sorprendente che tutto questo sia coperto dal silenzio nel mondo”, ha concluso.
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