Una delle più interessanti figure monastiche della Chiesa copta contemporanea è Tamav Irene (o madre Irene: "Tamav" è un termine copto per madre), morta il 31 ottobre 2006.
Madre Irene, di cui la Chiesa copta sta considerando la canonizzazione, era la badessa del convento del santo martire Mercurio (Abu Sefein) nella vecchia Cairo, in Egitto.
La sua biografia, "Tamav Irene: una torcia di amore nella vita monastica copta", riporta un curioso evento di una visita miracolosa della monaca al Monte Athos, accompagnata nientemeno che dal santo patrono del suo convento.
Una sera, dopo che la madre ebbe finito di pregare, iniziò a pensare al luogo del riposo del capo del nostro beato martire, Abu Sefein (san Mercurio). Dopo pochi minuti, il martire apparve di fronte a lei. La portò sul suo cavallo al Monte Athos in Grecia ed entrarono nella chiesa del monastero di Vatopedi. Il santo indicò una lunga teca e le disse: "La mia testa è qui". La madre si sentiva molto felice, si inginocchiò davanti alla sacra reliquia e la baciò con grande rispetto. Poi sorrise e disse al martire, "vorrei che fosse nel nostro convento". Il santo le disse, "Preghiamo per questo."
A quel tempo, il monastero e l'intera penisola stavano tenendo una grande festa in onore del martire. Pochi minuti dopo, i monaci portarono il reliquiario e andarono intorno a tutto il monastero in processione. Questa fu accompagnata da colpi di pistola, in segno di rispetto per la sua posizione militare (il martire era un comandante supremo degli eserciti romani). Alcuni dei monaci del monastero scorsero madre Irene, ma non videro il martire. Furono sorpresi e le chiesero: "Chi sei? Come sei arrivata qui? "(Le donne non sono ammesse nella Repubblica monastica ortodossa del Monte Athos). La madre li comprese con l'aiuto del martire che le traduceva le loro parole. Rispose in inglese che era una monaca copta ortodossa in Egitto. La madre fu molto felice della sua visita al monte santo. Più tardi, il martire la riportò nella sua cella in Egitto.
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