Oggi, in seguito alla pubblicazione di un'altra traduzione della Divina Liturgia in italiano, si riaccendono dibattiti sull'appropriatezza di certe scelte di traduzione. A nostro parere, siamo ancora in una fase troppo iniziale e sperimentale per pretendere di avere ascoltato l'ultima parola in fatto di traduzioni. Tuttavia se ne discute, e nel corso dei decenni anche noi (sia in studi e letture, sia nella pratica liturgica) abbiamo avuto modo di formarci opinioni. Una di queste è il senso del temine greco eleos e del suo equivalente slavonico e romeno mila. Le nostre note a proposito sono state già pubblicate sul blog dell'associazione Testimonianza ortodossa oltre un paio d'anni fa, ma per coloro che non le avessero lette, preferiamo riportarle ancora all'attenzione dei nostri lettori. Speriamo che il nostro amico Stilianos non ce ne voglia se ripetiamo anche sul nostro sito le note sull'uso dei termini "pietà" e "misericordia", nella sezione "Domande e Risposte" dei documenti.
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