Beneamati nel Signore, reverendi padri, cari fratelli e sorelle!
La Natività di Cristo è una festa speciale che di anno in anno non solo dona al mondo una gioia incomparabile, ma dà anche a ognuno di noi la possibilità di fermarsi, di rimanere in silenzio, di riflettere sulla propria vita, sul suo significato e il suo scopo, di metterci in relazione al fatto che il Signore rivela a noi in questa notte santa.
Oggi sentiamo le familiari parole angeliche - Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra, e tra gli uomini la benevolenza. (Lc 2, 14)
Benevolenza a tutte le persone che hanno vissuto e che vivono sulla terra.
Benevolenza agli uomini di Betlemme, tra i quali nessuno aveva accolto nella sua casa due viaggiatori stanchi - Giuseppe e Maria, l'anziano e la Vergine, che era sul punto di partorire.
Benevolenza agli abitanti di Gerusalemme, turbati dalla notizia della nascita del Messia, che inviano a Betlemme assassini pronti a spargere sangue innocente.
Benevolenza, che non sopprime e non sradica la malvagità umana, venuta in questo mondo con la nascita del nostro Signore Gesù Cristo, e che rimane in loro come una luce, che splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. (Gv 1, 14)
Questa benevolenza è Cristo stesso, nato in una notte fredda in una misera grotta, priva di calore e di conforto umano, deposto in una mangiatoia per il nutrimento del bestiame, come indicazione che Dio non ha bisogno di segni esterni di grandezza e di gloria per rivelare all'uomo la sua misericordia, il perdono e l'amore.
Per questo la grotta di Betlemme è stata in qualche modo un posto incredibilmente importante e significativo, che nessun altro nella storia può eguagliare. Soprattutto oggi, una volta l'anno, la grotta di Betlemme attira l'occhio della mente di molte persone, ricordando che il miracolo più grande è il cambiamento del cuore umano, la vittoria sul male, la capacità di una persona di rispondere positivamente all’amore, il compiacimento di un amore reciproco, della gratitudine e della fede.
Eccoci qui insieme in piedi di fronte a questa grotta. Rimaniamo fermi. Pensiamo, preghiamo, adoriamo. Non diciamo nulla.
La grazia del Signore Gesù Cristo nato dalla Vergine sia con tutti voi.
Nestor, vescovo di Korsun.
Parigi, 2013
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