Vi abbiamo già parlato della venerazione malsana per Vasilij Lipkovskij, l’iniziatore del movimento degli “auto-consacrati” nella Chiesa ucraina degli inizi del XX secolo. Oggi vogliamo offrirvi in traduzione italiana un quadro più completo del movimento di Lipkovskij e dei fermenti di autocefalismo ucraino a lui contemporanei, perché questo movimento segna il più alto grado di infiltrazione nella Chiesa ortodossa di una ecclesiologia (o piuttosto, di un’anarchia ecclesiologica) in stile protestante carismatico. Purtroppo, le conseguenze di questa infiltrazione si vedono ancora oggi, e il Patriarcato di Costantinopoli, nella sua improvvida ingerenza in Ucraina, se n’è fatto carico, consapevolmente (e allora siamo in presenza di un deliberato tradimento della fede ortodossa) oppure inconsapevolmente (e allora siamo in presenza di un branco di incapaci che invece di sorvegliare sulla purezza della fede la compromette in modo riprovevole). Questa è un’altra lezione del passato dell’Ucraina di cui è importante che tutti siamo consapevoli, per capire che la crisi a Kiev ha un effetto su tutta l’Ortodossia, anche a casa nostra.
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