Un appello di aiuto è stato pubblicato nel mese di giugno 2013 sul sito dell'Istituto Teologico San Sergio. L'istituto, che nel 2015 celebrerà i suoi 90 anni, sta subendo una crisi economica senza precedenti "per delle ragioni non dipendenti da lui", e già da mesi il suo personale docente e amministrativo non sta ricevendo lo stipendio. Pertanto, si appella a ogni contributo, anche il più modesto, che possa salvarlo dalla chiusura.
Mentre diffondiamo volentieri l'appello in spirito di fraternità cristiana, non possiamo chiudere gli occhi sul suo contesto. I lettori assidui di questo sito conoscono bene le "ragioni non dipendenti dall'Istituto" per cui si è arrivati a questo punto di crisi. La perdita della cattedrale russa di Nizza da parte dell'Esarcato di Rue Daru (che abbiamo documentato con diverse notizie e un articolo di approfondimento nel corso degli ultimi mesi) ha messo fine alla discutibilissima pratica di finanziare gli studi teologici con i proventi dei biglietti turistici (!) di accesso a una cattedrale lasciata per decenni in stato di vergognoso abbandono. Per di più, la mancata elezione di un nuovo arcivescovo dell'Esarcato (che lo riduce a tutti gli effetti a un decanato sotto il metropolita greco di Francia: si veda la notizia del 13 marzo 2013 sul blog di questo sito), significa la perdita di interesse negli studi all'Istituto San Sergio di molti aspiranti al servizio sacerdotale.
Con la presenza di un vero seminario ortodosso russo presso Parigi e i progetti di costruzione in città di una nuova cattedrale e centro spirituale, non si può dire che la Russia stia trascurando la missione ortodossa in Francia e in Occidente; ci si può invece, e a buona ragione, chiedere chi è che sta veramente "rimanendo fedele alle sue radici russe" e "testimoniando la vocazione universale dell’Ortodossia".
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