In questi ultimi giorni, sta circolando la notizia che il vescovo Longhin (Zhar) di Bănceni ha sospeso la commemorazione del patriarca Kirill per disaccordi sulle espressioni del documento congiunto tra il patriarca e il papa di Roma a Cuba.
Non è il primo caso di mancata commemorazione di un patriarca (si pensi ai numerosi monaci athoniti che hanno sospeso a più riprese la commemorazione del patriarca di Costantinopoli), ma fa notizia sia perché proviene da una fonte episcopale, per quanto di una sede piccola e periferica, sia perché a differenza del precedente caso del vescovo Diomid (Dzjuban) di Chukotka nel 2008, qui abbiamo a che fare con un vescovo serio e rispettato, noto per la sua carità e per non avere esitazioni nella denuncia delle ingiustizie.
Le notizie si stanno moltiplicando su diverse fonti in russo e in romeno, a cui si aggiungeranno presto commenti in diverse altre lingue.
Ci teniamo a sottolineare una cosa: la sospensione della commemorazione di un vescovo o di un patriarca NON è un atto di scisma (e quindi, tutti quelli che si riferiscono a questo episodio o ai casi simili in Moldova parlando di "scisma nel patriarcato di Mosca" – soprattutto nei siti ucraini – dovrebbero tornare a fare i compiti); è un DIRITTO di un chierico che sente minacciata la professione di fede ortodossa da parte di un superiore, a condizione che aspetti con coscienza tranquilla il giudizio di un Sinodo. Proprio questo ultimo giudizio ci sembra l’anello debole di questi episodi di mancata commemorazione: se chi sospende la commemorazione sente la sua fede tradita dalle formulazioni della dichiarazione dell’Avana (che è un documento diplomatico, in cui certe espressioni sono dettate da mere norme di rispetto), difficilmente potrà sentire la sua fede riaffermata dal giudizio del prossimo Sinodo inter-ortodosso a Creta, i cui documenti sono ancora più compromettenti in quanto interni alla Chiesa ortodossa, e le cui espressioni non sono solo formalità diplomatiche. Occorrerà forse attendere un altro Sinodo ad hoc, con attese e tensioni per tutti.
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