Poco meno di un anno fa, presentavano un articolo sulla demonizzazione di Putin e della Russia scritto da un professore di orientamento progressista, Stephen F. Cohen. Ci sembra più che giusto presentare oggi, nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, un altro articolo sullo stesso argomento, questa volta di un professore di orientamento conservatore, Boyd D. Cathey. Entrambi i docenti sono buoni conoscitori della Russia, e pur partendo da premesse molto diverse, arrivano a conclusioni sorprendentemente coincidenti. Durante una campagna mondiale di distorsione della verità, cercare di ricostruire e presentare un quadro reale non è affatto un’operazione di posizione politica: è un operazione di principi etici. Se il quadro che leggiamo oggi è un po’ più attento alla posizione di Putin sulla restaurazione del cristianesimo ortodosso e della morale tradizionale, questo è dovuto al fatto che la destra americana è generalmente più sensibile alle questioni dei principi religiosi, ma come si può vedere confrontando i due articoli, il punto fondamentale condiviso dai due autori è che il mondo occidentale sta oggi facendo un passo avventato e suicida nel distanziarsi dalla Russia.
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