Presentiamo in traduzione italiana un recente articolo di Anatoly Karlin, che fa notare un clamoroso passo falso del sito nazionalista ucraino Mirotvorets (il “pacificatore”... un titolo da leggere alla luce dei principi della neolingua orwelliana). Pubblicando una lista di dati personali dei combattenti della Novorossija del 2014 (uno dei punti più bassi a cui può scendere il giornalismo di parte) il sito maidanista si è lasciato scappare il non indifferente dato che il 78% degli schedati è di nazionalità ucraina. In un colpo solo, ha azzerato due anni di martellante propaganda russofoba, che indicava nei combattenti del Donbass dei meri mercenari russi. Questo fatto conferma la validità della contro-propaganda in stile russo: per screditare certi personaggi non occorre neppure provocarli, basta lasciarli parlare.
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