Saker presenta tra gli articoli del suo blog anche un utile contributo per capire la recente “rivoluzione” colorata in corso a Hong Kong, e che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. Perché un articolo su Hong Kong dovrebbe influenzare particolarmente una visione geopolitica ortodossa? Proviamo a spiegarlo in due modi:
1) La Cina (inclusa Hong Kong) è oggi parte del territorio canonico della Chiesa ortodossa russa. Piaccia o non piaccia, l’immane sforzo di evangelizzazione ortodossa in preparazione nel paese più popolato del mondo passa anche attraverso questi eventi.
2) Come tutte le rivoluzioni colorate, le primavere arabe, e soprattutto l’Euromaidan, anche questo movimento segue alla lettera lo schema di destabilizzazione mondiale che abbiamo ormai visto ripetere fino alla nausea: stesse rivendicazioni artefatte, stessi estremismi, stessa politica di divisione e controllo, stessa macchina di disinformazione mediatica. Cambia solo il nemico immediato (la Cina invece della Russia), ma non è difficile vedere a Hong Kong la stessa regia dei fatti di Kiev.
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