Metropolita Ilarion di Volokolamsk
rocorstudies.org – Mosca, 29 gennaio 2015
Durante una breve pausa nei lavori del Comitato inter-conciliare, il metropolita Ilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca e membro permanente del Santo Sinodo, ha risposto a una domanda del diacono Andrej Psarjov, curatore di rocorstudies.org:
Vladyka, come può la ROCOR dare un contributo positivo al mosaico della Chiesa russa nel suo insieme?
Ebbene, prima di tutto devo esprimere la gioia che ha accompagnato tutti i miei incontri con il clero, i vescovi e laici della Chiesa all'estero, perché questa è la gioia della comunione recuperata. Nonostante il tempo passato dal 2007, [questa gioia] non diminuisce. E ci rallegriamo dell'opportunità di entrare in contatto con i nostri fratelli della Chiesa all'estero. Noi in particolare ci rallegriamo, naturalmente, di ogni opportunità di concelebrare – nella preghiera comune e nella comunione, perché di fatto ne siamo stati privati per 80 anni. E penso che la Chiesa Russa all'Estero porti ora il suo contributo importante e considerevole allo sviluppo della nostra vita ecclesiale, perché molte tradizioni che sono state conservate nella diaspora russa sono state conservate in misura minore in altre parti della nostra Chiesa. E credo che l'esperienza della ROCOR del servizio in un ambiente eterodosso, in condizioni difficili e anguste, naturalmente, arricchisce sostanzialmente tutta la nostra Chiesa.
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